Dopo mesi di lavoro, impegni scolastici e altro per molte famiglie comincia ad avvicinarsi il periodo vacanziero in cui il solito tram tram quotidiano lascia il posto a giornate di relax e spensieratezza.
L’estate rappresenta per molte famiglie un periodo in cui ritrovarsi e riscoprire il piacere di stare insieme.
E per tanti genitori è l’occasione per godersi appieno i propri figli rimanendo spesso entusiasti e basiti di fronte ai loro repentini progressi a prescindere dalla loro età.
Le vacanze quindi diventano un’opportunità unica per un confronto diretto con loro che solo tanto tempo libero ci permette di avere, riscoprendo la maggior parte delle volte una rinnovata complicità.
Il confronto quotidiano con i nostri figli ci permette in questo periodo dell’anno di rinsaldare il rapporto con loro che troppo spesso è complesso e incostante a causa dei nostri molteplici impegni quotidiani.
I bambini hanno invece estremo bisogno di nutrirsi di noi per acquistare la fiducia in loro stessi e quindi accrescere la loro autostima ed anche i ragazzi trovano assoluto beneficio nel confronto quotidiano e più spensierato con i propri genitori scoprendoli spesso come dei veri alleati piuttosto che avversari da sconfiggere per ottenere permessi o altro.Il dialogo in genere aiuta entrambe gli interlocutori permettendo di aprire dei canali di comunicazione troppo spesso tenuti chiusi o aperti ad intermittenza o solo per necessità impellenti.
Ma come possiamo stare meglio con i nostri figli in questo periodo dell’anno e non solo?
Ascoltando le emozioni e non solo le loro.
Spesso infatti soprattutto quando siamo sopraffatti dallo stress non diamo ascolto e voce alle nostre emozioni e tanto meno a quelle dei nostri figli e ciò che ne scaturisce spesso è una comunicazione inefficace che lascia spazio solo a rapporti sterili, inefficaci e poco produttivi.
E questo accade in qualsiasi tipo di rapporto. Ma con i nostri figli se si innesca questo tipo di meccanismo i rapporti si cronicizzano fino a diventare del tutto privi di sensazioni ed emozioni.
Invece attraverso la consapevolezza e la condivisione delle nostre emozioni entriamo più facilmente in sintonia con i nostri figli e il nostro rapporto con loro viene arricchito.
Le vacanze con i nostri figli quindi sono un’importante occasione per conoscersi meglio e per stare con loro con un atteggiamento diverso, più disponibile ed empatico.
E imparare a comunicare ed ascoltare in maniera empatica significa per noi genitori rispondere in maniera diversa ai segnali dei nostri bambini, creando un sistema di collaborazione in cui ci si aiuta e ci si conosce di più.
Far sfogare la rabbia significa dare ai nostri figli l’opportunità di esprimersi,ascoltare le loro paure vuol dire conoscere le loro ansie e i loro timori, accogliere la loro gioia equivale a essere felici insieme.
E spesso la gioia arriva dopo aver sperimentato rabbia e paura.
Con più tempo a disposizione ci sono buone probabilità di stabilire una relazione più soddifacente o anche di rafforzare ancor di più il nostro rapporto con loro.
I figli, a qualsiasi età hanno bisogno di amore, affetto, attenzioni,della nostra presenza costante e accessibile ed hanno estrema necessità di sentirsi riconosciute come persone.
Ed anche noi genitori abbiamo bisogno di essere in qualche modo riconosciuti ed apprezzati dai nostri figli, qualsiasi sia la loro età.
Calma e spensieratezza dei figli sono direttamente proporzionali alle nostre.
Se noi genitori siamo sufficientemente sereni e soddifatti generalmente lo sono anche i nostri bambini perché loro non sono un mondo a parte: se hanno intorno adulti che sanno gestire bene il tempo e sono capaci di rilassarsi lo saranno di più anche loro.
Allora approfittiamo di questo periodo di relax per stare con loro e godere appieno della gioia di essere i loro genitori.