Leggere ai bambini è un’attività molto gratificante per entrambe: genitori e bambini.
Quando leggiamo libri ai nostri figli senza neanche accorgercene subiamo un cambiamento ai loro occhi e loro ne sono felici ed entusiasti.
Accentuiamo ogni espressione con ondeggiamenti della voce come a sottolineare l’importanza e la vitale preziosità di quello che stiamo leggendo.
E il nostro bambino, il più delle volte, ci ascolta incantato come respirando con gli occhi ogni nostra singola parola e captando ogni nostro cambiamento di espressione.
In quei momenti tutto è meraviglioso perchè per entrambe si crea una situazione unica in cui vi è un susseguirsi di emozioni ispirate da ciò che leggiamo ma anche e soprattutto da ciò che sentiamo.
Attraverso la lettura infatti i bambini imparano a riconoscere le emozioni, proprie e degli altri e le relative esperienze che si strutturano a partire da quelle emozioni.
I bambini, attraverso l’interazione con noi, imparano progressivamnte e senza esserne particolarmente consapevoli a riconoscere, ad apprezzare, a gestire e a comunicare i propri vissuti.
E questo grazie al rapporto empatico che si crea con il genitore nel momento in cui si affronta insieme una lettura di storie o di una fiaba.
L’ascolto di una storia, sia essa vera o di fantasia, aiuta i bambini a non avere paura delle esperienze emotive, proprie e degli altri, ma ad esserne invece incuriositi e attenti partecipi. Ci si mette nei panni degli altri e si impara cosi ad essere aperti a qualsiasi esperienza, anche differenti dalle proprie.
Tutto questo è possibile e diventa un vero arricchimento per il bambino solo se vi è condivisione dell’esperienza.
Siamo mammiferi e come tali abbiamo assoluto bisogno che vi sia qualcuno che si occupi di noi e in quanto umani questo accudimento diventa estremo tant’è che in mancanza di quest’ultimo, non possiamo neppure sopravvivere. A differenza di altri mammiferi per lungo tempo non siamo in grado di esercitare in prima persona delle funzioni che sono per noi indispensabili.
Quando si diventa un pò più grandi anche la lettura dei libri diventa così un’ importante occasione per nutrire i nostri figli sia da un punto di vista cognitivo ma anche affettivo.
A mio avviso il beneficio maggiore nel raccontare o leggere storie ai nosri figli è nella relazione che si crea. L’arrichirsi della relazione affettiva avviene principalmente perchè, come accade fra coloro che condividono la stessa esperienza, si struttura un intreccio vivo e mobile che permette ad entrambi i protagonosti di conoscersi e capirsi meglio.
Questo intreccio di identificazioni contribuisce fra l’altro a recuperare e migliorare le esperienze in cui l’adulto è stato realmente poco attento e disponibile nei confronti del bambino ed anche a consolidare le esperienze buone.
L’estate può essere indubbiamente un buon momento per passare del tempo a raccontare o leggere delle storie ai nostri bambini e a trarne cosi notevoli ed importanti benefici.
Approfittiamo di un maggior tempo a disposizione e condividiamo momenti di lettura o racconti insieme ai nostri figli!